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Studiare con le mappe

  • Immagine del redattore: manuelacapolongo
    manuelacapolongo
  • 6 apr 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Perché per i bambini con disturbo dell’apprendimento specifico è così importante studiare con le mappe?

Per i bambini con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) è molto utile studiare attraverso la costruzione di una mappa, tanto che questa strategia viene inclusa tra gli strumenti consigliati per facilitare lo studio. Spesso però non viene spiegato né a loro né ai genitori il perché della natura preziosa di questo strumento, disincentivandone l’ uso, in quanto non è chiaro il senso e la logica che vi stanno dietro.

Le mappe sono utili per tutti gli studenti perché favoriscono la comprensione e quindi la memorizzazione del testo, aiutano a organizzare il pensiero e quindi migliorano l’apprendimento; inoltre, sono efficaci nello sviluppare capacità di analisi e sintesi, facilitando i momenti di ripasso in preparazione di verifiche e interrogazioni. Le mappe sono poi strumenti particolarmente validi per i bambini e ragazzi con DSA proprio per il loro peculiare stile di apprendimento.


Il metodo di studio classico (leggere e ripetere), infatti, non è adatto per i bambini con DSA perché è troppo faticoso e lento in termini di tempo, poiché gran parte delle loro energie viene usata per decodificare i grafemi. Questo grande sforzo influenza negativamente la comprensione del testo; infatti il bambino, essendo impegnato nella decodifica, tralascia la comprensione, proprio perché il primo processo richiede molta energia e concentrazione.

Inoltre, il canale preferenziale di apprendimento dei bambini e ragazzi con DSA non è quello visivo- verbale, ma quello uditivo, cinestesico (ossia riguardante l’esperienza pratica) e visivo (mappe, schemi, immagini).

Quindi, come impara un bambino con DSA? Non leggendo e ripetendo, ma ascoltando, facendo esperienza pratica di quello che ascolta e guardando immagini, schemi e mappe. Il suo apprendimento è di tipo globale, cioè si fa un’idea generale dell’argomento e forma connessioni tra i concetti.

Prima di costruire la mappa sono necessarie due fasi di lavoro:


1. LETTURA DEGLI INDICATORI TESTUALI: titoli e titoletti, parole e frasi in grassetto,              immagini  e loro didascalie, cartine, ecc… tutte le parti che di solito si tralasciano! Esse invece sono fondamentali perché permettono allo studente di capire in anticipo di cosa parlerà quella pagina, di farsi domande e aspettative sui contenuti. Questo favorisce la comprensione dell’argomento centrale, attivando anche le esperienze passate del bambino relative a quella tematica.


2. SOTTOLINEATURA delle PARTI SIGNIFICATIVE del testo: spesso non è facile per i bambini con DSA selezionare le informazioni salienti, ma con il lavoro di riflessione preliminare del punto 1, sarà più facile per loro individuare le parole chiave e le parti da sottolineare riguardanti i concetti che spiegano l’argomento centrale.

Ecco alcuni accorgimenti: leggere paragrafo per paragrafo, se possibile utilizzando la sintesi vocale; dividere il testo in parti basandosi sulle informazioni fornite, attribuendo ad ognuna di esse un titolo.


Solo dopo questo lavoro preliminare lo studente è pronto per costruire la sua mappa, pensata e organizzata da lui stesso. La costruzione della mappa è, infatti, un processo importante e non banale, che deve coinvolgere attivamente lo studente nella sua preparazione; è quindi molto più efficace per il bambino costruire le mappe da solo, con l’aiuto di un tutor o di un genitore, piuttosto che affidarsi a quelle già pronte scaricate da internet!







 
 
 

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Dott.ssa Manuela Capolongo 

Studio di psicologia Ad Maiora

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